domenica 20 gennaio 2013

Pietro Gentili - Antologia 1961 - 2005


Il 2 settembre 2011 si è inaugurata la mostra  Pietro Gentili – Antologia 1961 – 2005  alla Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Così come Alice, che in “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll, un giorno attraversa uno specchio e comincia un meraviglioso viaggio, anche noi oltrepassiamo lo specchio di Gentili ed entriamo in un altro mondo dentro ed oltre lo specchio: una porta per viaggi astrali o per passare in una dimensione parallela come quella di Alice; una Porta sull’Altrove. Nelle opere di Gentili piccoli frammenti di luce/specchio, inseriti tra i colori, illuminano le sue tele a ricordarci i sari vivacissimi delle donne indiane, le decorazioni islamiche o ancora i mosaici bizantini. Le sue tele come ruote di pavone, i mandala, gli angeli, le porte e la natura. I suoi quadri racchiudono la Bellezza ed il mistero della creazione perché, scrive Gentili, “l’atto creativo dell’artista ricalca l’atto divino a manifestarsi” e, essendo un atto d’amore, coinvolge l’essere nella sua totalità facendo sì che il Divino per un gioco di rispecchiamenti, si rifletta nell’artista e riveli il suo volto. Tramite  le sue opere, si ha la conoscenza del Divino, il Divino si riflette nella sua pittura in un gioco “di specchi” e noi stessi ci riflettiamo nel Divino. La ricerca spirituale di Gentili si rivela in una sorta di incanto che abbiamo nell’entrare nella sua poetica, la meditazione ed il raccoglimento è parte integrante per “sentire” le sue opere e lasciarsi trasportare dalla Bellezza; l’arte è quindi una via per cogliere la dimensione del sacro. Come Alice, scopriamo che possiamo passare in un altro mondo attraverso un “banale” specchio, che possiamo attraversarlo fino a trovarci di fronte il cosmo, inizialmente fatto di pochi punti o linee (“Incontro”, 1961) e poi sempre più complesso, popolato da Angeli, Arcangeli, Soli, Lune e dalla natura con la sua Bellezza e colore (“Fiori di Colle Oppio”, 1994 - “Spine di Colle Oppio”, 1998) e ancora cieli (“Il cielo”, 1973). Pietro Gentili, dicevamo, è una Porta sull’Altrove, un  Altrove carico di spiritualità e ricerca interiore, ricerca dell’atto d’amore che permette la creazione artistica e Divina  e conoscenza dei Chakra per una crescita individuale. (“Chakra del cuore” , 1978). L’ultima parte della mostra è dedicata alle porte, belle, al centro una sottile linea verticale con uno specchio, in questo spiraglio ci riflettiamo, passiamo, superiamo la fessura tra il dentro ed il fuori incontrando il Divino e la Bellezza. Le porte hanno titoli delle stagioni,  dei quattro elementi “Porta della terra” (1993) sono il tempo che passa, sono orientamento (“Porta del nord”, 1995 – “Porta dell’ovest”, 1997) o ancora “Porta del guerriero”, 1993  - “Porta del Paradiso”, 1994 e “Porta del cielo”, 1991. 

Nessun commento:

Posta un commento