sabato 26 gennaio 2013

Helmut Sturm malerei

 Sabato 8 ottobre 2011 alle ore 17,30 una tempesta si è “abbattuta” sulla Galleria Immaginaria di Firenze: “Helmut Sturm malerei/pitture”: la mostra/tempesta.
Le opere di Helmut Sturm sono una “tempesta” proprio come la traduzione del cognome Sturm in italiano; una tempesta di colori, di linee, tempesta densa, oleosa che ci coinvolge emotivamente e spazialmente. Il vigore della sua pennellata densa e decisa ci travolge, nelle sue tele, nei suoi oli su cartone c'è decisione, passione, trasgressione ma anche caos ordinato, niente è lasciato al caso, niente è scontato anche se tutto sembra essere istintivo e immediato come sono le emozioni che ci trasmette, arrivano dentro, dirette e mettono in moto la nostra vitalità e la nostra energia propositiva, la pittura di Sturm è una sferzata di forza espressiva, una spinta verso il futuro.
La pennellata del colore è carica, materica, densa, pastosa. Sturm ha usato in prevalenza colori primari, rossi, blu, qualche macchia di giallo, qualche bianco/grigio; alle volte i pigmenti sono “sporchi” altre volte sono netti, puliti, lineari, strade in mezzo alla tela, percorsi che s’accavallano, paesaggi veloci e ancestrali, lo scoppio della materia, il “big bang” dell’universo, l'inizio del tutto, il caos primordiale.
Le opere di Sturm hanno avuto un inizio figurativo, in seguito informale per poi arrivare, dopo l’incontro con Jean Debuffet e con l’Art Brut,  a linee, tracce sovrapposte pastose e spesse, campi di colore.
Nelle opere esposte alla Galleria la pennellata forma linee esatte che s’inseguono, s’incontrano, si sovrappongono per poi cambiare direzione a comporre forme non forme. La sua pennellata è traccia come SPUR “traccia”, nome del gruppo artistico fondato in Germania da Sturm ed altri artisti alla fine del 1957 ed attivo fino al 1965. Helmut Sturm è morto nel 2008, tedesco di nascita toscano di adozione, per l’abitudine di trascorrere l’estate nella sua seconda casa a Tortigliano in Anghiari.
I suoi oli, che scompigliano e  bloccano, ci trasmettono una grande forza, quasi un ricordo e un omaggio alla forza creatrice del grande maestro Michelangelo, nelle sue sculture I Prigioni o nelle figure affrescate della Cappella Sistina dove l'energia dei corpi, la forza nell'uscire, nel venire fuori dal marmo o dall’intonaco è tangibile e potente. Le linee e i tratti vigorosi delle opere di Sturm
Nascono, come le linee michelangiolesche dall’opera scultorea o pittorica, per venire a noi nella loro potenza iniziatrice. Le pitture di Sturm ci restituiscono anche la Toscana Rinascimentale, nella forza e nella concretezza del disegno e delle linee prospettiche, restituendoci la memoria delle composizioni pittoriche di Piero Della Francesca.
La “Tempesta Sturm si placherà l’8 novembre, data di chiusura dell’esposizione. Vale davvero la pena essere per qualche manciata di minuti nell’occhio del ciclone, prede dell’arte di Helmut Sturm.


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