domenica 8 febbraio 2015

Nomade Liquido di Antonia Fontana



Nomade liquido a cura di Raul Dominguez è la mostra personale di Antonia Fontana allo Spazio d’arte A. Moretti / Schema Polis – Carmignano, fino al 22 febbraio 2015. Sulle carte il pigmento liquido viaggia e scorre sul foglio creando percorsi e infinite possibilità, definisce forme che sembrano valige, otri o comunque architetture che possono contenere questa immensa energia senza disperderla. L’artista ha “fotografato” l’attimo della colata del colore e la sua sedimentazione cogliendone le tracce più o meno scure e il loro insinuarsi nella tessitura della superficie cartacea fino a formare paesaggi incantati. Ci sono rigore e languore nel lasciare che il colore scivoli sulla carta, una sensualità velata e contenuta nel disegnare forme e abbozzare una natura in bianco e nero con capillari che irrorano di vita il supporto cartaceo. Il pigmento è Nomade liquido libero di andare ovunque guidato dalle mani dell’artista che muovono e ondulano il foglio dando un preciso significato al gesto. Il colore acquista così una sua dinamica e una sua vita, scaturiscono opere rispettose del rapporto di proporzione che la natura racchiude in sé e che è espressione di bellezza e segreto delle forme visibili. Anche l’uso di carte quadrate o rettangolari rispetta tali proporzioni, si potrebbe dire che Antonia Fontana “svela” il segreto del creato e l’essenza del suo incanto attraverso l’armonia delle sue opere e di esse con l’ambiente circostante. L’installazione C’era è un tappeto composto di piccoli rettangoli in cera rosa, porta il disordine nell’ordine con la scomposizione e il momentaneo scompiglio, il tappeto è calpestato e poi ricomposto, è una pelle che si lacera e poi si ricrea. La materia di cui è composto, la cera, è malleabile, morbida, liscia e il suo colore roseo la fa assomigliare alla pelle di un neonato, puro, tenero, indifeso, nuovo, come nuove sono le infinite opportunità di smontarsi e ricostruirsi. C’era è simile alla natura che si sconvolge, ma che poi riesce sempre a ritrovare l’equilibrio e l’armonia. Nel video che Antonia Fontana presenta in galleria e che ha generato l’idea di questo progetto, si percepiscono fluidità ed equilibrio, l’acqua scorre su una piccola spiaggia spagnola vicino a Bilbao essa crea un ininterrotto ricambio, una trasformazione continua del ricamo che disegna sulla sabbia dandoci il senso di continuità e di mutamento che è la vita stessa. Lasciarsi trasportare da Nomade liquido ci permette di entrare nel movimento della natura e della vita dove in apparenza tutto è sempre uguale a se stesso, ma, invece, ha in se un continuo divenire.