domenica 10 febbraio 2013

Il cotto secondo Sonfist, Staccioli e Parmiggiani





Impruneta tempo di olio nuovo; verde, forte e denso, amarognolo e pizzicante profumato e latore di ricordi, eco lontana che riaffiora in questo periodo con la forza della tradizione e del legame a questa terra sinonimo di olio e terracotta, di fornaci e peposo. L’antica Fornace Poggi merita una passeggiata autunnale al tramonto per godersi le tre installazioni ambientali permanenti di Claudio Parmiggiani, Mauro Staccioli, Alan Sonfist. Sonfist, ha scelto un’oliveta preesistente come sede e fonte d’ispirazione del suo intervento, il suo punto di partenza è l'interesse per l'evoluzione dell'olivo. La sua istallazione col nome di Birth by Spear - Nascita della lancia 2010 appare come una grande foglia d’olivo (lunga circa 30 metri) delimitata da un tracciato in cotto; al suo interno sono stati piantati alcuni alberi, arbusti e cespugli che accompagnano la crescita dell’olivo e diventano parte di quest’antico paesaggio e testimonianza dell’evoluzione mitologica e botanica di quest’albero. Dal centro della foglia si staglia una lunga lancia di acciaio, simbolo della nascita dell’olivo, a celebrare Minerva e Atena che ne rappresentano le “madri”.
Sul tracciato in cotto le parole: Guarigione, Saggezza, Benedetto, Energia, Acido oleico, Luce, Spremere, Forza, Silenzio, Minerva, Pace, La più antica pianta da frutto, Oro liquido, Medicina, Frantoio, Abbondanza, Spremitura, Gloria, Rifugio, Fertilità, Giara, Prezioso, Purificatore, Corona, Ungere, Brocca.
Parole che evocano la storia e la mitologia dell’olivo; il suo frutto ci dona l’olio che segna anche alcuni passaggi della vita religiosa, oro liquido, conservato in orci, diventa prezioso e purificatore. Percorrere questo tracciato significa soffermarci davanti ad ogni parola, leggerla, scegliere la nostra o le nostre, meditarci, confrontarci, è una sorta di percorso individuale e collettivo per riappropriarsi delle nostre origini religiose, mitologiche, agresti cioè esistere.
In alto, sopra la grande foglia d'olivo, Anello terracotta – 2009 di Staccioli che per la prima volta “incontra” la terracotta avendo prediletto, nella sua carriera artistica, l'utilizzo di materiali come il ferro e il cemento. La scultura è un anello di 7 metri di altezza, formato da 44 elementi che si staglia nello spazio naturale, incorniciando da un lato la facciata cinquecentesca della fornace e dall'altro le colline del territorio imprunetino. L’opera di Staccioli si fa segno nel paesaggio abitato di Impruneta, divenendone sintesi di forma, spazio e materia. Tra l'opera di Sonfist e l'antica fornace è una splendida finestra circolare, un oblò sul panorama e cornice di splendidi tramonti.
L'ultima istallazione è Il paesaggio e la terra, progetto di Parmiggiani vincitore nel 2010 del concorso per il recupero di Piazza Buondelmonti a Impruneta.
Visitare l’Impruneta significa incontrare l’arte, la tradizione e il paesaggio, perché essa è una culla inebriante di odori e sapori: anello tra il passato e il presente.

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