Sulla
stratificazione di ognuna emerge un colore primario blu, nero, rosso richiamato
poi dalla cornice dipinta intorno all’opera. Una piccola camerae pictae
dove il colore racchiuso nell’opera si estende all’esterno in un dialogo e in
una sorta di con-fusione con la parete della galleria. Dessì definisce le sue
opere come "luogo del vedere nel quale un colore conquista il proprio
spazio al di là del supporto che l’accoglie" e, infatti, il colore si
muove dall’interno delle resine per conquistare lo spazio, si afferma nel luogo
creando un dialogo aperto con il visitatore. Di Rolando Deval le sette opere dal titolo In concreto (1990) sette opere in cera su tavola, vicino alle opere
sentiamo l’odore inconfondibile della cera d’api, la colata è di un colore
rosso cupo. All’interno di alcune tavole si possono intravedere figure, mentre al
centro di ognuna una colonna scanalata, verticale, una sorta di spina dorsale della
pittura, del quadro, dell’arte, di noi stessi. Di fronte a queste opere captiamo
i vertebrati e i fossili perché il suo lavoro è ispirato dai processi naturali
e sulla riflessione tra uomo e natura: "Il lavoro che considero
riuscito è quello davanti al quale, una volta finito, posso pensare che si è
fatto da solo. A volte si tratta semplicemente di un segno provocato da una
corrente o da un flusso, un segno creato dalla naturale erosione degli elementi”
afferma
Deval. Infine Eco (1987)
il grande piombo di Nunzio dove
l’eco si fa forma e diventa arte, la modulazione della superficie di quest’opera
risuona nella galleria e in noi dandoci equilibrio e armonia. Il piombo è un
metallo tenero, denso, duttile e malleabile ma anche pesante e velenoso, Nunzio
col suo lavoro ci rimanda l’eco del piombo unito al suo bel colore grigio blu. Nunzio
ha la capacità e il potere di lavorare la materia trasfigurandola in suono
creando Eco ossia una cassa armonica
per la bellezza.
Pubblicato su Cultura Commestibile sabato 30 marzo 2013
Dessì - Deval- Nunzio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento