L’artista Fernando Cucci è ospite alla Galleria Immaginaria
di Firenze con la sua mostra personale Diario
di viaggio fino al 20 novembre 2014, le opere sono recenti e alcune di
grande formato. Le opere Impressione 2014
e Il lungo cammino2014 ci
accolgono all’entrata della galleria e riassumono il lungo viaggio che quest’artista
profondo, appassionato e raffinato ha compiuto. Le sue opere richiamano culture
diverse rinnovandoci ogni volta emozioni e avvicinandoci al bello e all’arte. Cucci
ci culla tra le sue braccia artistiche e ci fa intuire ciò rimane di un viaggio
esteriore o interiore ciò che lui riesce a trattenere, rielaborare e offrircelo
attraverso la materia, il colore e il segno. Le sensazioni sono dolci, i
paesaggi raffinati, le Architetture 2006
affiorano lievemente negli affascinati monocromi, le linee poi si estendono per
diventare Confini 2013, Mappa 2013, Esodo 2012.
Diario di viaggio è
magia di segno e colore, le tele sono materiche, incise, eleganti e sensuali, il
diario diventa luogo di memoria di paesi lontani e di parole iscritte sulla sua
superficie Meditazione 2014. Il piano
della tela diventa sito archeologico o spazio architettonico, luogo ove si
rammenta e si costruisce. La tela è graffiata come la vita perché le esperienze
incidono e i nostri ricordi col passare del tempo diventano segni, linee che caratterizzano
la nostra mente e, il nostro corpo, solchi profondi o superficiali e comunque tratti
scomposti che lentamente sedimentano e si armonizzano, si lasciano coprire da
altri oppure riaffiorano dolcemente o, ancora, con forza solcano la superficie
pittorica. Cucci rileva questi di-segni che compongono il suo viaggio
artistico, fa emergere la sua memoria individuale che s’incontra con l’esterno,
con i suoi spostamenti per il mondo, con la sua apertura fino a far diventare
il tutto bellezza artistica ed eleganza. La continua ricerca verso nuovi
orizzonti e conoscenze favorisce la creazione di nuovi confini perché il nostro
Confine 1 2013 cambia continuamente
nella vita, si ristringe, si allarga, diventa mobile o s’irrigidisce, si apre o
si chiude per far entrare emozioni, persone e immagini dal mondo circostante. Nelle
tele di Cucci i colori si mischiano a culture antiche, i rossi ricordano gli
affreschi rinvenuti a Pompei, il passato di siti archeologici si fa presente Viaggio in Egitto 2010 e ciò che entra
nei nostri confini è rielaborato dall’artista in una sintesi tra l’individuale
e il sociale con il risultato di un arricchimento e di una crescita artistica. Dall’interno 2013 è l’opera che sorge
dalla profondità della galleria, sembra un’antica seta ricamata giapponese e chiude
il Diario di viaggio di Fernando
Cucci ma ha ali per la libertà di migrare verso altri lidi.
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