domenica 21 settembre 2014
venerdì 5 settembre 2014
Arno di Francesco Maria Testa
Arno è la mostra di Francesco Maria Testa alla
Galleria Immaginaria di Firenze fino al 18 settembre 2014. Sono foto dedicate
al fiume che attraversa la città, vita apparentemente immobile, uccelli come
una composizione pittorica, l'acqua che si tinge di colori cangianti, azzurra,
gialla, verde, marrone. Francesco Maria Testa fotografa il fiume e il suo
scorrere, rossi scorci di ponti, particolari di muro che sembrano altro, realtà
al limite dell’astrazione e dell’immaginario. Il fiume ci racconta le memorie
di Firenze e i ricordi di un artista “fuori dal comune” fotografo pittore che
con la macchina fotografica dipinge. E' una mostra calma, distaccata, Testa
osserva, percepisce, intuisce, rimane in attesa e in ascolto. Guarda lo scorrere
del fiume senza farsi prendere dal vortice della passione, attraverso i suoi
scatti il fiume Arno ritrova la bellezza delle sue acque d’argento perduta
nella quotidianità cittadina. L'artista ci aiuta e ci obbliga a soffermarci per
vedere questo solito fiume con occhi diversi, gli argini dell’Arno ci rivelano
la vita e intuiamo che esso è anche il fiume del silenzio e della lentezza. Quietamente
raccoglie il senso della vita nei piccoli movimenti, il posare degli uccelli
sulla sabbia, i sassi, i legni che l'acqua trasporta, piccole e delicate
armonie dentro un fiume che scivola tra i paesaggi toscani fino a buttarsi nel
mare infinito portandosi dietro i gridi e i brusii, i giorni inquieti e le
notti insonni, gli innamorati con i loro baci e, alcune volte, la morte. In
queste foto l'Arno è poesia e raccoglimento, le sue acque si tingono dei toni
del tramonto e delle albe, Testa li ha catturati e nella sua arte si disfano in
macchie, sconfinano in pittura astratta, acquarelli, dove il fiume si dissolve
per fare emergere non la sua forma ma la sua essenza, dalla sua profondità vengono
fuori colori nascosti risaltati dall’oro del sole o dall’argento della luna. E'
un Arno smorzato, vissuto nel suo scorrere spesso silenzioso tra i mille rumori
ed eventi della città. Scorre portandosi dietro gli sguardi delle persone, la
frenesia e lo sporco, scorre rivelandosi solo a chi lo sa guardare serenamente,
a chi lo sa accogliere e ascoltare con amore come ha fatto Francesco Maria
Testa che con questa mostra ci emoziona e ci rende grati al suo Arno.
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