Carlo Nannini, in arte kiddo, è un giovane artigiano con
esperienza poliedrica, dagli anni ’90 inizia a unire alla sua attività di
marmista la produzione di piccole sculture ispirate al mondo del fumetto, del
videogioco, delle action figures o del giocattolo creando delle icone
contemporanee che narrano l’epica di oggi attraverso le figure di fumetti che
hanno accompagnato la nostra infanzia e adolescenza. Sono sculture lapidee
monolitiche scolpite con un unico pezzo di marmo o di pietra. Nannini plasma il
blocco facendo uscire le figure come se fluissero dalla sua memoria, i ricordi
si fanno concreti nelle forme e diventano immagini dei nostri giorni. Nannini
eleva personaggi di fumetti o di spot pubblicitari a scultura monumentale, essi
divengono figure mitologiche e simboliche, parte della nostra vita. Sono figure
che rievocano i nostri vissuti personali e sociali, di fronte ad esse ci riappropriamo
di ricordi passati e dell’infanzia perduta in un dialogo continuo con i nostri
coetanei e con i bimbi di oggi che scoprono o riscoprono queste icone. Lo
scultore Nannini trasformando il plastico in lapideo sente il pezzo, lo vive
intensamente percependo tutto quello che non si vede in apparenza, nello
sbozzare e scolpire il marmo ritrova i confini e le caratteristiche delle figure,
i loro tratti. Nannini nel trasformare e rendere reale il plastico in lapideo non
solo realizza monumenti evocativi della cultura pop contemporanea, come lui
afferma, ma si confronta anche con il suo mondo interiore e le sue passioni. Le
sue mani percorrono le linee delle forme esplorandone le curvature, gli angoli,
liberano i personaggi a una nuova dimensione forse più intima ma nello stesso
tempo collettiva. Da questo contatto nasce la dimensione epica contemporanea cioè
la narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie, sono piccoli eroi
di fumetti ai quali deleghiamo i nostri timori, il coraggio Stemma Superman - Golddrack la tenerezza oppure la costruzione dei nostri
desideri attraverso i giochi Lego – Brick.
Nelle piccole sculture di Nannini l’At@ del nuovo modo di comunicare di
oggi, l’Apple della globalizzazione
che va di pari passo con la nostra infanzia legata a Pippo ippopotamo o Barbapapà.
In Pop art si ritrovano l’ironia e la
canzonatura, in tutte le sue opere c’è qualcosa di giocoso e spontaneo, la
possibilità di prenderci sul serio e ricostruire la nostra storia personale e
sociale anche attraverso il bambino che è in noi.
Pubblicato su Cultura Commestibile del 26/10/2013