sabato 9 febbraio 2013

SeMiEclissi di Giada Fedeli






Fino al 6 dicembre 2012  La Citè Libreria Caffè di Firenze ospita  la mostra  SeMiEclissi dell’artista Giada Fedeli in arte GammaPhì. Le campiture di colori delimitate da spesse linee nere creano i volti delle giovani donne, sono opere forti, potenti come potente è il femminile atavico ritratto da GammaPhi; un femminile che è origine della vita, del peccato e della conoscenza, ci ricorda la cacciata dal Paradiso e la sofferenza annunciata perché la consapevolezza è dolore e crescita. La disubbidienza di Lilith, luna e madre nera, è tratteggiata nei volti di GammaPhi, Lilith è un’eclissi interiore, il vuoto, il lato oscuro e misterioso dell’anima umana e centro delle pulsioni inconsce. L’opera “Mi mento” fa riflettere, quale donna non ha mai mentito a stessa? Poi a un certo punto della vita il volo di Icaro per seguire la personale rotta ma Icaro è anche la pazzia di raggiungere il sole con ali fatte di cera e precipitare in mare. I tratti di questi volti sono forti, i colori decisi, le pennellate larghe, la forza di queste donne esce dal quadro, da questi volti traspare Kali la Dea dell'energia femminile attiva e dirompente, dalla potenza inarrestabile, erede dell'antica Dea della morte e della trasformazione. Affascinati da tanta “violenza pittorica”, ricordiamo le donne di Picasso, di Matisse e di Gauguin, il cubismo insieme alla morbidezza delle forme ed estese zone di colore. La Danza di Matisse, Les Demoiselles d'Avignon di Picasso e le donne Tahitiane di Gauguin sono davanti a noi a ricordare che le donne hanno spigoli e rotondità. I tratti dei loro volti sono essenziali e primitivi come nelle maschere etniche e diventano rughe del passato nel presente.  I volti di GammaPhì possiedono la dualità lunare; la luce e l'ombra, la durezza e la morbidezza, il senno e la follia, il pieno e il vuoto, i colori e il nero perché la donna non è solo accoglienza, ma è anche assenza, abisso e abbandono. GammaPhì nella sua continua e intensa ricerca discerne i tanti volti della donna “Ho mille volti”; il risultato è una pittura forte e complessa. GammaPhì fa un’appassionata introspezione nell'anima femminile restituendoci, con le sue opere, la bellezza d’essere donna.




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