

Alogo di Dimitris
Chiotopoulos è la mostra, curata da Giuliano Serafini, alla Galleria La Corte Arte
Contemporanea di Firenze visitabile fino al 18 novembre 2014.
Sono dieci tele che fanno parte di un più ampio progetto dell’artista dal
titolo “Total Art”, dieci variazioni cromatiche di una stessa icona, appunto
alogo dal greco moderno
cavallo, anzi due sagome di cavalli che
si fronteggiano, si abbracciano e si fondono nella dispersione cromatica al
limite della riconoscibilità. Sono dieci tavole come i dieci comandamenti,
dieci tavole ognuna di un colore diverso, dieci icone che ci trasmettono un
particolare messaggio espresso anche dai colori usati dall’artista. Le immagini
sono fuori dal tempo e dallo spazio trasfigurate e lontane dalla fisicità. I
corpi dei cavalli acquisiscono dissolvenza, astrazione e incorporeità, il
colore diventa gioia dello spirito proprio come nelle icone. Ci smarriamo nelle
figure che si disperdono in belle e corpose pennellate con un movimento verso
l’alto che smaterializza le forme dipinte. La posizione delle tele richiama un
cerchio, le dieci opere ci ricordano che il numero dieci è la perfezione concernente
lo spazio-tempo circolare e indica il cambiamento che permette l’evoluzione e
la crescita spirituale. Entrare in galleria è scoprire enormi carte dei
tarocchi con le quali possiamo giocare a leggere il nostro futuro, ci sentiamo
parte di un tutto che ci fa scordare il particolare per entrare in una
dimensione universale e arrivare direttamente all’origine:
“…intercettare la visione perché da quel flash emanasse l’essenza
“spirituale” del cavallo, la sua anima..” scrive Giuliano Serafini. Queste
tele ci aprono, inoltre, al ricordo di un antico monumento, il cerchio di
pietre.
La mostra di Dimitris Chiotopoulos è
ricerca dell’essenza,
Alogo diventa opportunità
di evoluzione spirituale per abbracciare il tutto unico dove la fusione diviene
conoscenza e l’essenza è l’esistenza.
Alogo
di Dimitris Chiotopoulos si fa,
quindi,
essenza stessa della vita.
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